In odontoiatria si utilizza anche la Tac Cone Beam, un apparecchio tac a bassa emissione di radiazioni che risulta indispensabile per diagnosi e programmazione terapeutica qualora le indagini bidimensionali non siano sufficienti. Offre immagini sui tre piani dello spazio.
È utile sapere che utilizziamo un minimo numero di radiogrammi e una minima dose di radiazioni necessaria in funzione di posizione dell’area da indagare e dimensioni corporee del paziente.
“Che differenza c’è tra una Tac Cone Beam e una Tac tradizionale?”
La Tac Cone Beam permette di avere immagini più definite con una bassa esposizione alle radiazioni ionizzanti e la possibilità, se necessario, di ripetere l’esame anche dopo breve tempo.
L’esame è simile ad una ortopantomografia, il paziente rimane in piedi per 30 secondi, il tempo dell’acquisizione del volume selezionato.
Questo permette di poter esaminare tridimensionalmente la zona interessata, anche una zona molto piccola.
Le immagini ottenute possono essere rielaborate dai software dedicati per effettuare la programmazione degli impianti, la valutazione di strutture anatomiche particolari come il nervo alveolare, la valutazione delle radici di un dente nel caso la forma sia complessa e altro ancora.
“Quali sono i vantaggi della Tac Cone Beam?”
- possibilità di scegliere il volume di acquisizione (area interessata)
- ridotta esposizione alle radiazioni
- miglior comfort per i pazienti
- risoluzione delle immagini notevolmente superiore
- possibilità di post-processing: con un’unica scansione è possibile ricostruire entrambe le arcate mascellari. In seconda battuta è possibile estrarre ed esaminare immagini 2D secondo i piani: assiali, coronali, sagittali consentendo così misurazioni accurate, su qualsiasi piano d’osservazione.