Obiettivo benessere
Il bisogno primario, ogni giorno, è mangiare. Il potere del cibo è formidabile: le uova, la bistecca piuttosto che il pesce o il piatto di pasta, entrano nel nostro corpo e ne fanno parte per un periodo più o meno lungo. Considerare il cibo come energia è veramente riduttivo. Dobbiamo chiederci da cosa è costituita quell’energia.
La salute dell’individuo dipende da una molteplicità di fattori e fra questi tasselli della nostra quotidianità, l’alimentazione è uno dei più importanti. Ogni giorno siamo soggetti a molteplici input salutistici, industriali, fast e slow food, vegetariani… ma sappiamo realmente distinguere ciò che è bene introdurre nella nostra dieta giornaliera da cosa invece considerare solo uno sgarro o una moda non sana?
Scegliere cosa mangiare è la possibilità che si ha in ogni pasto di introdurre nel nostro corpo alimenti per il proprio benessere e l’obiettivo di uno specialista in questo settore è proprio capire di cosa ha bisogno il corpo di ognuno e stilare un piano alimentare ad hoc.
Cosa succede durante la prima visita nutrizionale?
La prima visita nutrizionale prevede quattro fasi:
- Raccolta informazioni cliniche (sono necessarie analisi del sangue dell’ultimo anno, eventuali ecografie, analisi flora batterica o altra documentazione che descriva lo stato del paziente se presenti);
- Raccolta informazioni sulle abitudini alimentari del paziente (è richiesto il diario alimentare di una settimana del paziente: colazione, pranzo, cena ed eventuali spuntini dal lunedì alla domenica);
- Analisi bioimpedenziometrica e antropometrica del paziente;
- Anticipazione delle modifiche alimentari da apportare, concordandoli con il paziente in base a gusti e abitudini.
Entro una settimana dalla prima visita il paziente riceverà tramite mail il regime alimentare personalizzato con schema di base (con grammature) e piano settimanale, lista della spesa e del materiale divulgativo su un corretto stile alimentare, oltre che un breve ricettario.
Oltre ai 4 punti della classica visita nutrizionale (gli esami del sangue possono essere omessi nel caso il paziente sia molto giovane), verranno date nozioni di educazione alimentare al genitore e al bambino.
Cosa si intende per regime alimentare familiare?
Formulazione di un regime alimentare unico per tutta la famiglia (con eventualmente qualche variante per i singoli individui in caso di necessità) che tenga in considerazione le abitudini di ognuno. Proposte di menù settimanali stagionali, con grammature indicative e in base alle esigenze delle componenti della famiglia.
Cosa si intende per regime alimentare di coppia?
Preparazione di due regimi alimentari personalizzati in base alle esigenze nutrizionali e all’anamnesi dei singoli individui con indicazione di uno schema settimanale unico (quando e se possibile) per i pasti principali.
Perché è importante il controllo nutrizionale?
Durante i controlli verranno analizzate le nuove abitudini alimentari, i punti di forza e quelli da migliorare. Si possono concordare con il paziente eventuali modifiche. In seguito verrà svolta analisi bioimpedenziometrica con report sull’ andamento del paziente.
La frequenza della visita di controllo è da decidere insieme al paziente, è consigliato inizialmente vedersi ogni 3-4 settimane.