Gengivite e parodontite sono malattie infiammatorie causate da una reazione del nostro corpo a batteri presenti nel cavo orale. In Italia circa 20 milioni di persone oltre i 35 anni di età soffrono di problemi gengivali, 8 milioni hanno la parodontite e 3 milioni sono a grave rischio di perdita di denti.
“Che cos’è la gengivite?”
La gengivite è una condizione infiammatoria a carico delle nostre gengive che è possibile prevenire e trattare ristabilendo le condizioni fisiologiche delle nostre gengive, mediante un’appropriata igiene orale e controlli regolari dal dentista.
“Come riconoscerla?”
La gengiva infiammata presenta segni che ognuno di noi può riconoscere. Oltre al gonfiore e al rossore, il sanguinamento durante le manovre di igiene orale (spazzolamento e utilizzo di filo interdentale o scovolino) è un indicatore di infiammazione gengivale che deve farci prendere in considerazione la consultazione di un professionista al fine di determinare e controllare le principali cause.
“Che cos’è la parodontite?”
Se non trattata, la gengivite può progredire in parodontite (piorrea), ovvero un’infiammazione a carico dei tessuti di supporto del dente. La parodontite è una patologia multifattoriale, ovvero determinata da diversi fattori che partecipano alla causa e alla progressione della malattia. Anche se la componente batterica (placca e tartaro) ha un ruolo primario, è possibile riscontrare una certa suscettibilità individuale al danno batterico, a cui vanno associati fattori in grado di modificare l’espressione della malattia. Tra questi gli stili di vita (fumo, stress, dieta, ecc.) e le condizioni di salute sistemica (diabete, sindrome metabolica, artrite reumatoide, ecc.).
“Come riconoscerla?”
La parodontite è caratterizzata dalla presenza di segni e sintomi, tra cui quelli della gengivite già elencati sopra. Nelle fasi avanzate della malattia, quando la distruzione dei tessuti di sostengo del dente diventa considerevole, è possibile riscontrare anche mobilità dentale, spostamento dei denti, percezione di avere denti più lunghi (dovuta alla recessione dei tessuti), difficoltà masticatorie e ascessi ricorrenti nelle zone interessate.
Parodontite e patologie sistemiche
La parodontite è associata ad alcune patologie sistemiche tra cui il diabete, l’artrite reumatoide e l’ipertensione arteriosa.
“Come sono correlate parodontite e diabete?”
Parodontite e diabete sono due patologie strettamente correlate: chi soffre di diabete ha una maggior probabilità di soffrire di parodontite. Viceversa, un mancato controllo della malattia parodontale può portare a un minor controllo dell’emoglobina glicata.
“Come sono correlate parodontite e artrite reumatoide?”
La parodontite è considerata un fattore in grado di aggravare l’artrite reumatoide, è consigliato pertanto mantenere controllato il livello di infiammazione orale al fine di controllare un probabile fattore aggravante di questa patologia autoimmune.
“Come sono correlate parodontite e ipertensione arteriosa?”
Esiste un aumento di incidenza di ipertensione arteriosa in presenza di malattia parodontale. É bene diagnosticare precocemente gengivite e parodontite nei soggetti a rischio di sviluppare ipertensione arteriosa in quanto è possibile, con una buona igiene domiciliare e professionale, migliorare il controllo di rischio cardiovascolare.
“Di cosa si occupa il Centro Medico?”
Il nostro studio si occupa di prevenzione e diagnosi di gengivite e parodontite. In ambito di prevenzione verranno fornite al paziente istruzioni di igiene orale domiciliare individualizzate, al fine di mantenere controllata la componente batterica all’interno del cavo orale. Verranno inoltre, se necessario, intrapresi percorsi terapeutici (terapia parodontale non chirurgica e terapia parodontale chirurgica) al fine di limitare i danni, spesso irreversibili, che potrebbero manifestarsi nella progressione della malattia parodontale. Il paziente, una volta stabilizzato il quadro infiammatorio, verrà poi inserito in un regime di mantenimento (terapia parodontale di supporto) allo scopo di aumentare le probabilità di mantenere nel tempo i risultati raggiunti.
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